Il ministro della Difesa bolsonarista Paulo Sergio Nogueira de Oliveira ha chiesto alle autorità elettorali brasiliane di autorizzare un’indagine tecnica per migliorare il sistema di voto elettronico del Paese, sulla scia della vittoria di Luiz Inácio Lula da Silva alle elezioni presidenziali.
Nogueira de Oliveira ha presentato al Tribunale Superiore Elettorale (TSE) il rapporto preparato dalle Forze Armate, che ha accompagnato con una lettera in cui chiedeva di accettare i suggerimenti delle Forze Armate, citando i punti tecnici da correggere e un’analisi del codice sorgente del sistema, riporta Agencia Brasil.
«Il lavoro si è limitato alla supervisione del sistema di voto elettronico», ha scritto il ministro uscente in una lettera, in cui critica la mancanza di «commenti su possibili prove di crimini elettorali».
Secondo il documento, prodotto da un’équipe tecnica di militari delle Forze armate, il Tribunale elettorale superiore brasiliano (TSE) ha reso difficile l’analisi dei codici sorgente delle macchine per il voto, evidenziando possibili falle nei meccanismi di controllo del sistema.
«Tuttavia, non sono state osservate discrepanze tra i risultati stampati sulle schede elettorali e il conteggio finale pubblicato dalle autorità elettorali», aggiunge il rapporto.
L’EST, da parte sua, ha dichiarato mercoledì in un comunicato di aver «ricevuto con soddisfazione» il rapporto finale realizzato dal Ministero della Difesa.
«Il Tribunale Superiore Elettorale ha ricevuto con soddisfazione la relazione finale del Ministero della Difesa che, come tutti gli organi di controllo, non ha evidenziato l’esistenza di alcuna frode o incongruenza», si legge nella nota del presidente del TSE, Alexandre de Moraes.
De Moraes ha anche ribadito che «le macchine per il voto elettronico sono un motivo di orgoglio nazionale». «Le elezioni del 2022 dimostrano l’efficienza, l’equità e la totale trasparenza del conteggio e della totalizzazione dei voti», ha aggiunto.
Tuttavia, gli esperti sottolineano che il rapporto militare contiene omissioni e potrebbe alimentare le teorie cospirative dei sostenitori di Jair Bolsonaro, che puntano a frodi elettorali a causa della piccola differenza di voti tra i due candidati, riporta il quotidiano brasiliano «O Globo».