Gli osservatori internazionali dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) hanno dichiarato mercoledì che le elezioni di metà mandato di martedì negli Stati Uniti sono state ben gestite nonostante gli «sforzi» per minare la fiducia in esse.
«Le elezioni congressuali di metà mandato dell’8 novembre sono state competitive e gestite in modo professionale, con una partecipazione attiva degli elettori», hanno dichiarato gli osservatori dell’OSCE in una dichiarazione congiunta, precisando che molte gare erano altamente polarizzate.
A questo proposito, l’OSCE ha affermato che le elezioni sono state «inficiate» da una «dura retorica», notando che la riorganizzazione partitica ha portato a circoscrizioni non competitive.
«Gli sforzi per minare la fiducia degli elettori nel processo elettorale, mettendo in dubbio senza fondamento la sua integrità, possono portare a sfide sistemiche», ha avvertito l’organismo.
La dichiarazione, presentata in una conferenza stampa a Washington dalla coordinatrice speciale dell’OSCE Margareta Cederfelt, rileva inoltre che i meccanismi di divulgazione dei finanziamenti delle campagne elettorali sono generalmente completi, anche se le lacune del quadro normativo rendono meno trasparente l’impatto del denaro in politica.
Ha inoltre criticato il fatto che ogni Stato adotti e applichi le proprie leggi e regolamenti in materia elettorale, in quanto ciò fornisce un quadro giuridico «complesso e diversificato».
Il capo della delegazione di osservatori dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE, lo spagnolo Pere Joan Pons, ha sottolineato che, in quanto democrazia forte e consolidata, «è fondamentale che gli Stati Uniti continuino a migliorare il loro sistema elettorale aumentando il diritto di voto, migliorando la sicurezza elettorale e combattendo la disinformazione».
«Le sfide alla democrazia affrontate dagli Stati Uniti sono comuni a molti Paesi dell’OSCE e dobbiamo lavorare tutti insieme per garantire che i cittadini abbiano fiducia nei loro processi democratici», ha aggiunto Pons.
Tuttavia, molestie, minacce e violenze contro i candidati, le loro famiglie e i funzionari elettorali hanno destato preoccupazione nell’OSCE.
A questo proposito, gli osservatori hanno accolto con favore gli sforzi del Congresso per stanziare fondi per la sicurezza elettorale, anche per contrastare le minacce contro gli amministratori elettorali, nonché una task force congiunta del Dipartimento di Giustizia e del Federal Bureau of Investigation istituita per raccogliere informazioni sulle minacce e affrontarle a livello federale.
Oltre 100 parlamentari dell’OSCE, coadiuvati da circa 30 membri dello staff, sono stati dispiegati per l’osservazione del giorno delle elezioni negli Stati della California, Virginia, Maryland, Wisconsin, New Hampshire, Nevada, New York, Missouri e nel Distretto di Columbia.
Questa è la nona missione di osservazione dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE negli Stati Uniti dal 2004 e la più grande mai realizzata.