
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha annunciato venerdì che il gruppo narco-paramilitare Clan del Golfo gli ha consegnato un minore in seguito ai recenti scontri nella subregione di Bajo Cauca, in Colombia.
Il Clan del Golfo – ufficialmente noto come Forze di autodifesa gaitaniste della Colombia (AGC) – ha consegnato al CICR un adolescente in «adeguate condizioni di salute» affinché «possa tornare dalla sua famiglia», come ha dichiarato l’organizzazione in un comunicato.
«Il diritto internazionale umanitario prevede una protezione speciale per i bambini e gli adolescenti a causa della loro particolare vulnerabilità. Nonostante ciò, sono spesso coinvolti direttamente o indirettamente nei conflitti armati, con conseguenze profonde come la separazione dai loro cari o la perdita dei loro progetti di vita», afferma il CICR nella lettera.
Per questo motivo, hanno valutato «positivamente» le azioni che le parti coinvolte sono state in grado di realizzare per «ridurre le conseguenze umanitarie», come aiutare il minore a tornare dalla sua famiglia e a reintegrarsi, secondo la responsabile dell’ufficio del CICR a Monteria, Robera Businaro.
«Ogni giorno lavoriamo per alleviare, senza discriminazioni, le sofferenze della popolazione (…) Apprezziamo che i portatori d’armi riconoscano la neutralità e l’imparzialità che caratterizzano il nostro lavoro umanitario, si fidino del nostro lavoro di intermediari neutrali e ci permettano di accedere alle aree più colpite», ha aggiunto Businaro.
Il CICR ha ribadito la sua disponibilità a partecipare alle missioni umanitarie che possono contribuire a ridurre le sofferenze e l’impatto del conflitto armato e della violenza in Colombia.






