
Il governo degli Stati Uniti ha condannato con forza il lancio da parte della Corea del Nord di un missile intercontinentale che ha raggiunto le acque territoriali del Giappone nel Mare Orientale.
Secondo la Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è in «stretta consultazione» con i suoi alleati di Seul e Tokyo, con i quali ha deciso di rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza in seguito ai lanci di Pyongyang.
«Questo lancio è una palese violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, aumenta inutilmente le tensioni e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione», hanno dichiarato gli Stati Uniti, sottolineando che un’azione del genere dimostra che la Corea del Nord «continua a dare priorità ai suoi programmi illegali di armi di distruzione di massa» rispetto al benessere del suo popolo.
«Esortiamo tutti i Paesi a condannare queste violazioni e a chiedere alla Corea del Nord di venire al tavolo di negoziati seri. La porta non è chiusa alla diplomazia, ma Pyongyang deve cessare immediatamente le sue azioni destabilizzanti e optare per l’impegno diplomatico», ha dichiarato la Casa Bianca.
In questo senso, Washington ha annunciato che prenderà «le misure necessarie» per garantire «la sicurezza della patria americana e della Repubblica di Corea», così come quella dei suoi alleati giapponesi.
Nel frattempo, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha convocato una riunione a margine del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) nella capitale della Thailandia, Bangkok, per discutere del lancio nordcoreano, come ha confermato la Casa Bianca.
L’incontro, a cui hanno partecipato i primi ministri di Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e Canada, ha portato a un accordo sulla necessità di «continuare a discutere la situazione in stretto coordinamento con altri alleati e partner». «Hanno convenuto che questo lancio è una palese violazione di molteplici risoluzioni delle Nazioni Unite e hanno invitato gli Stati membri dell’ONU ad attuarle pienamente».
«I leader hanno ribadito che un test nucleare da parte della Corea del Nord sarebbe stato accolto con una risposta ferma e decisa da parte della comunità internazionale e hanno riaffermato che la strada del dialogo rimane aperta alla Corea del Nord», ha dichiarato la Casa Bianca, sottolineando che i partecipanti all’incontro «hanno invitato la Corea del Nord ad abbandonare le provocazioni inutili e a tornare a una diplomazia seria e sostenuta».
Per il secondo giorno consecutivo, la Corea del Nord ha lanciato un missile nel Mar del Giappone. Le autorità giapponesi hanno dichiarato che il missile è probabilmente caduto «all’interno della zona economica esclusiva del Giappone», inducendo la Guardia costiera giapponese ad allertare i pescherecci.
Tuttavia, il ministro della Difesa giapponese Yasukazu Hamada ha dichiarato che il missile lanciato da Pyongyang ha volato per 69 minuti e potrebbe avere «una gittata di oltre 5.000 chilometri, che includerebbe gli Stati Uniti continentali», secondo le dichiarazioni riportate dalla NHK.