
Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha dichiarato sabato che se i «nemici» continueranno a minacciare il suo Paese e a ricorrere all’attacco nucleare, il suo Paese reagirà «risolutamente» con armi nucleari e un confronto a tutto campo.
L’agenzia di stampa nordcoreana KCNA ha riferito che il leader ha esortato a «rafforzare costantemente» le armi nucleari strategiche e a stimolare «più vigorosamente» lo sviluppo di questo armamento, nonché a intensificare l’addestramento delle unità operative di armi nucleari per adempiere all'»importante compito strategico» in qualsiasi «situazione e in qualsiasi momento».
Secondo la stessa agenzia, Kim Jong Un ha giustificato l’importanza di rafforzare il suo armamento di questa natura con la «recente situazione di pericolo in cui le minacce militari degli Stati Uniti e di altre forze ostili stanno diventando sempre più evidenti».
Queste dichiarazioni arrivano dopo due giorni consecutivi di lanci di missili balistici nel Mar del Giappone, dopo aver avvertito gli Stati Uniti che avrebbero intrapreso un’azione militare «più feroce» se avessero continuato le attività armate con Seul e Tokyo.
La Corea del Nord ha anche confermato di aver testato venerdì un nuovo missile balistico intercontinentale come parte della sua strategia di costruzione della difesa, che «costituisce una priorità» per il Paese nel quadro della deterrenza nucleare.
Questa settimana gli Stati Uniti, così come l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), hanno condiviso le prove che la Corea del Nord «probabilmente» condurrà un test missilistico nucleare, il primo dal 2017, dopo aver notato un’escalation di tensione nelle ultime settimane.