
Il primo ministro portoghese, António Costa, ha assicurato che l’UE non è nella «posizione» di allargarsi a nuovi membri e, alla luce delle promesse fatte a Paesi come l’Ucraina, ha messo in guardia dal rischio di non soddisfare le «aspettative» create.
Costa ha affermato che l’offensiva russa in Ucraina ha messo la questione dell’allargamento «al centro del dibattito» in Europa. Il presidente ucraino Volodimir Zelenski ha presentato formale richiesta di adesione e il suo Paese ha già ottenuto lo status di candidato in tempi record.
Durante un incontro organizzato dalla CNN Lusa, ha spiegato che questa crisi ha messo sul tavolo le «molteplici promesse» che il blocco ha fatto negli ultimi anni, ad esempio ai Paesi balcanici, e ha invitato alla prudenza quando si tratta di definire gli orizzonti, secondo l’agenzia di stampa Lusa.
«L’UE ha criteri molto chiari per l’adesione di nuovi Stati membri, ma purtroppo non ha criteri per quanto riguarda la propria capacità di accogliere questi nuovi Stati membri», ha detto Costa, che è favorevole a essere «chiari» con i potenziali candidati.
«Con l’attuale struttura istituzionale, con l’attuale architettura di bilancio, l’Unione europea non è in grado di soddisfare le aspettative che sta creando», ha aggiunto il primo ministro portoghese.






