
L’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera, Josep Borrell, ha sottolineato domenica la «crescente importanza» dell’Asia centrale, sia dal punto di vista geostrategico che economico, dopo una visita nella regione.
«Le relazioni (con l’Asia centrale) devono essere costantemente alimentate e aggiornate alla luce delle nuove circostanze. In questi giorni, l’Asia centrale è al centro degli sviluppi, in termini geostrategici e geoeconomici», ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’UE per gli Affari esteri.
Il capo della diplomazia europea ha indicato che il ruolo della Russia e della Cina nella regione «continua» ad essere importante, ma i Paesi dell’area «cercano di diversificare le loro relazioni e vedono l’UE come un partner di scelta».
«I nostri partner in Asia centrale stanno cercando di diversificare i loro partenariati, vogliono un maggiore coinvolgimento dell’Unione europea e sicuramente possiamo fare molto di più insieme in termini di connettività, energia e sicurezza», ha spiegato Borrell, sottolineando che le relazioni non partono «da zero», avendo fatto di Bruxelles il principale partner commerciale e di investimento della regione.
«Stiamo per celebrare 30 anni di relazioni diplomatiche. Il compito principale è quello di costruire su queste basi e dare un nuovo impulso, tenendo conto del contesto geopolitico in rapida evoluzione», ha dichiarato.
Su questa linea, ha assicurato di avere «un chiaro interesse a trarre vantaggio da questi cambiamenti»: «Dobbiamo approfondire i nostri legami con la regione», ha sottolineato, evidenziando la fornitura di energia, materie prime o nuovi corridoi di trasporto «che non dipendono dalla Russia».
Borrell ha iniziato mercoledì una visita in Kazakistan e Uzbekistan, dove ha partecipato a forum regionali e ha cercato di rafforzare i legami con i Paesi dell’Asia centrale. «Il mio incontro con i principali leader della società civile (in Kazakistan) è stata una buona occasione per ascoltare di prima mano il loro lavoro», ha dichiarato.