
Una trentina di ministri dei precedenti governi dell’ex presidente Evo Morales si sono stretti lunedì attorno alla sua leadership e hanno criticato coloro che nel Movimiento al Socialismo (MAS) usano «il falso discorso» del rinnovamento per ridurre il peso politico dell’ex presidente.
Il documento, firmato da ben 36 ex ministri, denuncia che «i golpisti di destra» si sono «infiltrati» in alcuni settori del MAS per attaccare i quattordici anni di mandato di Morales, il periodo «più importante» in termini di trasformazioni sociali dalla fondazione del Paese.
In questo senso, ha avvertito che attraverso «espressioni ideologiche di destra» e utilizzando il «falso discorso del ‘rinnovamento'», questi settori stanno «deliberatamente e sistematicamente» attaccando la leadership «anticoloniale e antimperialista» rappresentata dall’ex presidente Morales.
«Questi settori embedded hanno avviato attacchi e contestazioni contro la direzione organica del MAS e la leadership politica e ideologica del nostro leader, arrivando fino al tradimento» e tutto per «ridurre la presenza politica, la forza morale e l’orientamento ideologico del nostro fratello Evo», denunciano.
«Non possiamo accettare che alcune autorità con rappresentanza MAS nell’Assemblea Legislativa Plurinazionale, nell’Esecutivo e in altri livelli di rappresentanza siano permissive, complici di questo nuovo progetto di destra per dividere e proscrivere il nostro movimento politico e cercare di distruggere la leadership di Evo Morales», ha denunciato ancora questo gruppo di ex ministri.
La lettera, che sottolinea la «strategia» e la «leadership» di Morales come alcune delle ragioni del successo elettorale del MAS nel 2020, si conclude con un appello a tutti i membri del partito e agli elettori a difendere sia Morales sia il processo politico che lo ha reso il «primo presidente indigeno» del Paese.






