Il presidente congolese Félix Tshisekedi è atterrato mercoledì a Luanda, capitale dell’Angola, per partecipare a un vertice volto a promuovere la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con il Ruanda e ad affrontare la recrudescenza dei combattimenti nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC).
L’incontro è stato convocato dal presidente angolano João Lourenço, in qualità di mediatore dell’Unione Africana (UA), e mira anche ad affrontare la recrudescenza dei combattimenti tra l’esercito congolese e il gruppo ribelle Movimento del 23 marzo (M23).
All’incontro parteciperanno anche il presidente burundese Évariste Ndayishimiye, il ministro degli Esteri ruandese Vincent Biruta, in rappresentanza del presidente ruandese Paul Kagame, e l’ex presidente keniota Uhuru Kenyatta, in qualità di mediatore per la Comunità dell’Africa orientale (EAC), ha riferito mercoledì l’agenzia di stampa Angop.
Le parti dovrebbero approvare un Piano d’azione per la pace nella Repubblica Democratica del Congo e la risoluzione delle dispute diplomatiche tra Kinshasa e Kigali, che negli ultimi mesi hanno avuto diversi scontri per la situazione nella parte orientale della RDC.
Nelle ultime settimane, il Kenya ha inviato personale militare nella provincia orientale del Nord Kivu come parte di una missione dell’EAC per cercare di combattere i ribelli, sforzi a cui presto si uniranno i soldati ugandesi, ha confermato Kampala.
L’M23 è accusato dal novembre 2021 di aver compiuto attacchi contro le postazioni dell’esercito della RDC nel Nord Kivu, sette anni dopo che le parti avevano raggiunto una tregua. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno accusato l’Uganda e il Ruanda di sostenere i ribelli, anche se entrambi i Paesi hanno negato.
Il conflitto ha portato anche a una crisi diplomatica tra la RDC e il Ruanda, che Kinshasa accusa di sostenere l’M23, sebbene Kigali abbia respinto queste affermazioni e abbia accusato il suo vicino di presunto sostegno al movimento ribelle delle Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (FDLR).