![Archivio - L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump Archivio](https://www.news360.es/wp-content/uploads/2022/11/fotonoticia_20221123215254_1920-3.jpg)
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è scagliato contro la Corte Suprema degli Stati Uniti dopo che questa ha respinto il suo ricorso di martedì per cercare di impedire all’Internal Revenue Service di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi a una commissione della Camera.
«Perché qualcuno dovrebbe essere sorpreso che la Corte Suprema si sia pronunciata contro di me?», si è chiesto con ironia l’ex presidente attraverso il suo profilo su Truth Social, il social network che lui stesso ha promosso dopo essere stato espulso da Twitter e dove ora sembra essere stato riammesso.
Così, Trump ha affermato che non ci sono precedenti nella storia degli Stati Uniti di nessun presidente che abbia dovuto consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi, che ora potrebbero finire nelle mani dei democratici che dominano la suddetta commissione della Camera dei Rappresentanti.
Il magnate ha rimproverato che la decisione della Corte Suprema «crea un terribile precedente per i futuri presidenti», e ha messo in dubbio che l’attuale presidente, Joe Biden, abbia regolarizzato «tutti i soldi che ha guadagnato illegalmente» grazie alle attività corrotte di suo figlio Hunter, secondo The Hill.
«La Corte Suprema ha perso il suo onore, il suo prestigio e la sua posizione, ed è diventata nient’altro che un organo politico, e il nostro Paese ne sta pagando il prezzo», ha denunciato Trump, che ha colto l’occasione per rilanciare la sua teoria cospirativa sui risultati delle elezioni presidenziali del 2020. «Si sono rifiutati di guardare l’inganno elettorale, si vergognino», ha denunciato.
La Corte Suprema ha respinto martedì un ricorso presentato da Trump per cercare di evitare che le sue dichiarazioni dei redditi finissero nelle mani della Camera dei Rappresentanti, in quella che è un’importante sconfitta per un ex presidente che negli ultimi anni ha lavorato per impedire questo fatto.
Il caso prende una nuova piega dopo che solo tre settimane fa la stessa Corte Suprema ha temporaneamente vietato la pubblicazione di queste dichiarazioni fiscali, in attesa che altri organi giudiziari valutino se accettare o meno la revisione di precedenti sentenze in materia.
Pertanto, la commissione della Camera dei Deputati potrebbe ora ottenere le dichiarazioni del magnate nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, gli avvocati di Trump ritengono che le reali intenzioni della commissione siano quelle di rendere pubbliche queste informazioni fiscali.