Il capo della giunta militare del Mali, Assimi Goita, ha ricevuto venerdì il primo ministro di transizione, Choguel Kokalla Maiga, a riposo «forzato» da quattro mesi su indicazione del suo medico personale, senza che siano stati resi noti i dettagli del suo stato di salute.
Secondo il quotidiano maliano «L’Essor», Maiga è stato ricevuto in udienza dal presidente di transizione a Palazzo Koulouba. «Sono venuto a informare il Presidente che sono pronto a riprendere il mio lavoro», ha detto.
Il primo ministro ha anche fatto appello all’unità della popolazione in un contesto di crescente isolamento internazionale della giunta militare. Maiga non ha commentato le cause del suo «riposo», in seguito alle notizie riportate da «Jeune Afrique» su un possibile ictus.
Maiga è stato nominato primo ministro nel giugno 2021, dopo che Goita aveva guidato un nuovo colpo di Stato appena un mese prima, rovesciando le autorità di transizione istituite dopo la rivolta dell’agosto 2020, che aveva portato alla caduta dell’allora presidente Ibrahim Boubacar Keita.
La giunta deve affrontare un crescente isolamento internazionale. In effetti, il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente ufficializzato la fine dell’Operazione Barkhane nel Sahel, con il ritiro delle truppe internazionali a causa delle tensioni con Bamako per il rinvio delle elezioni al fine di rimanere al potere.
Allo stesso modo, il Regno Unito, la Germania e la Costa d’Avorio hanno recentemente annunciato il ritiro delle proprie truppe dalla Missione integrata multidimensionale di stabilizzazione delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA), mentre la Francia ha sospeso gli aiuti allo sviluppo e la Repubblica Ceca ha annunciato la chiusura della propria ambasciata a Bamako.