L’opposizione peruviana ha presentato una seconda denuncia costituzionale contro il presidente del Paese, Pedro Castillo, il suo ex primo ministro Anibal Torres e l’intero Consiglio dei ministri per presunta violazione della Costituzione.
«Ho presentato un’accusa costituzionale contro i ministri che hanno firmato l’atto, affermando che il Congresso avrebbe negato la fiducia. Dovrebbero essere licenziati e squalificati il prima possibile. Il Congresso deve essere difeso da chi sogna di avere il potere senza contrappesi», ha spiegato la deputata Adriana Tudela, di Avanza País, sul suo profilo Twitter ufficiale.
Il testo sottolinea che «le azioni dell’accusato costituiscono una chiara violazione del principio della separazione dei poteri» e chiede «l’interdizione dai pubblici uffici» fino a dieci anni.
«È scandaloso e insostenibile che alti funzionari statali che sono o sono stati membri del Consiglio dei Ministri prendano decisioni basate su interpretazioni che ignorano le competenze del Congresso della Repubblica e che non accettano i controlli costituzionali prestabiliti sul controllo politico», si legge nel documento.
Il giorno prima, anche la deputata peruviana di Avanza País, Patricia Chirinos, aveva presentato un reclamo costituzionale in cui chiedeva la destituzione e l’interdizione per dieci anni degli imputati, accusati di aver violato la Magna Charta peruviana.
Questi eventi si verificano dopo che il Consiglio dei ministri ha dichiarato in un verbale che il Congresso aveva respinto la proposta del gabinetto di riformare la legge che regola le convocazioni referendarie, mentre in realtà era stato il comitato esecutivo, senza sottoporre la proposta al voto.
Il Perù è in piena crisi politica a seguito di una serie di disaccordi tra i rami del governo, frequenti negli ultimi mesi da quando Pedro Castillo ha giurato come presidente nel luglio dello scorso anno dopo aver vinto le elezioni.
Le tensioni nel Parlamento peruviano sono arrivate al punto che la settimana scorsa l’allora primo ministro Aníbal Torres ha presentato una domanda di fiducia che è stata respinta dall’aula, dopodiché si è dimesso ed è stato sostituito da Betssy Chávez, che è diventato il quinto primo ministro del Perù negli appena 16 mesi in cui Castillo è stato alla guida della presidenza.