La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha chiesto una «ricostruzione rivoluzionaria del sistema culturale del Paese», mentre le proteste contro il governo iraniano fanno pressione sulle autorità dopo mesi di manifestazioni, scioperi generali e proteste dalla morte della giovane curda Mahsa Amini a settembre.
Khamenei ha chiesto una «corretta ingegneria» per riformare la «struttura culturale» dell’Iran attraverso «una costante vigilanza e un’accurata conoscenza delle debolezze culturali».
«Con l’aiuto delle basi intellettuali della rivoluzione e della gioventù attiva, la cultura e lo spirito rivoluzionari possono tornare a rivivere e si può creare un grande movimento culturale», ha dichiarato Khamenei all’agenzia di stampa Mehr.
In questo senso, l’ayatollah ha invitato a fornire soluzioni per promuovere affermazioni «corrette e progressive», dopo aver «osservato e riconosciuto le false debolezze in vari campi».
Queste dichiarazioni fanno seguito alle richieste dell’ufficio del procuratore iraniano di smantellare la cosiddetta «polizia della morale», mentre il procuratore generale ha indicato che sta rivedendo la legge sul velo obbligatorio.