Il Parlamento bielorusso ha approvato mercoledì in prima lettura una riforma del Codice penale che prevede la pena di morte per i militari e altri funzionari accusati e condannati per tradimento.
La misura, riportata dall’agenzia di stampa BelTA, si aggiunge a un’altra riforma adottata all’inizio dell’anno per rendere i reati di terrorismo punibili con la morte.
Il governo bielorusso ha difeso queste modifiche per la presunta necessità di inasprire le pene e favorire la deterrenza contro possibili attività estremistiche, in un contesto particolarmente teso a causa del riavvicinamento con la Russia nel bel mezzo dell’invasione dell’Ucraina.
La Bielorussia rimane l’ultimo Paese in Europa e Asia centrale ad applicare la pena di morte, solitamente riservata ai reati di omicidio aggravato.