L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, domenica ha chiesto maggiori investimenti nella cooperazione in materia di difesa, visto il problema della carenza di scorte dovuto al continuo sostegno che l’Ucraina sta ricevendo per difendersi dall’invasione.
«Abbiamo dato armi all’Ucraina, ma nel farlo ci siamo resi conto che le nostre riserve militari erano esaurite», ha scritto Borrell nel suo messaggio settimanale sul suo blog internet.
«Ci siamo resi conto che ci mancavano le capacità critiche di difesa per essere in grado di proteggerci da un livello più elevato di minacce sul continente europeo stesso», ha aggiunto.
A questo proposito, Borrell ha ricordato che gli acquisti collaborativi per la difesa nel 2021, pari a 7,9 miliardi di euro, rappresentano il 18% della spesa totale per l’acquisto di attrezzature, «ben al di sotto del parametro concordato del 35%».
«In breve, dobbiamo comprare di più insieme. Oltre 10 mesi di guerra e di sostegno all’Ucraina hanno messo a nudo l’inadeguatezza delle nostre scorte e la fragilità delle nostre catene di approvvigionamento», ha dichiarato.
Borrell ha deplorato questa situazione in un momento in cui «tutto è pronto per fare un salto di qualità nella cooperazione in materia di difesa». In questo senso, per l’Alto rappresentante è necessario un piano d’azione attraverso «un impulso politico dall’alto, cioè dai presidenti e dai primi ministri dell’UE».