
La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha promesso ai leader dell’Unione europea (UE), in occasione del vertice di giovedì a Bruxelles, che guiderà un processo di riforma sulla trasparenza e sui deterrenti per prevenire la corruzione sulla scia del «Qatargate» e per garantire che coloro per i quali «un sacco di soldi vale la pena» sappiano che saranno «scoperti».
Metsola ha annunciato che questo nuovo pacchetto di riforme sarà pronto entro il 2023 e comprenderà il rafforzamento dei sistemi di protezione degli informatori, la revisione delle regole del codice di condotta e delle modalità di interazione degli eurodeputati con i Paesi terzi, un’indagine che sarà estesa a Paesi diversi dal Qatar, mentre i leader europei, che lo hanno ringraziato per la sua «franchezza», hanno espresso il loro «pieno sostegno», secondo quanto riferito da fonti UE.
Il Presidente ha inoltre garantito che «le lacune esistenti saranno colmate, ad esempio per quanto riguarda le attività degli ex eurodeputati, il registro della trasparenza o un maggiore controllo su chi può accedere al Parlamento europeo».
«È stata una settimana difficile a Bruxelles», ha dichiarato, dopo che la scorsa settimana un’operazione anticorruzione su presunte tangenti pagate dal Qatar per ottenere peso politico ed economico nell’UE ha portato all’arresto di diversi deputati e assistenti, tra cui la vicepresidente socialista Eva Kaili.
Le indagini delle autorità belghe indicano che ci sono «seri sospetti» di persone legate a governi autocratici che «spacciano influenza» in un modo che si sospetta sia destinato a «sottomettere» i processi democratici dell’UE, ha detto Metsola.
Ha ringraziato le autorità, con le quali il Parlamento ha lavorato «in armonia», e ha avvertito che guiderà un processo di riforma per aumentare la deterrenza e la trasparenza del Parlamento europeo.
«Ci saranno sempre persone per le quali un sacchetto di denaro vale il rischio», ha dichiarato Metsola, secondo il quale è «essenziale che queste persone capiscano che saranno catturate».
Alla domanda se le autorità del Qatar l’avessero avvicinata in modo «sospetto», Metsola ha spiegato di aver ricevuto un invito a partecipare alla Coppa del Mondo, che ha rifiutato a causa delle sue «preoccupazioni» sul Paese.
Ha avvertito che «ci saranno conseguenze», che i servizi dell’UE «funzionano» e che coloro che commettono tali reati «affronteranno il peso della legge». «Questo è lo Stato di diritto. È così che rispondiamo e ricostruiamo la fiducia, perché la fiducia, come sappiamo, richiede anni per essere costruita e momenti per essere distrutta», ha detto.






