A dicembre, l’Interpol ha arrestato 15 sospetti trafficanti di esseri umani in vari Paesi africani e ha salvato 56 bambini vittime di sfruttamento sessuale, lavoro forzato e sfruttamento minorile.
Nell’ambito dell’operazione «Priscas», l’Interpol ha arrestato un sospetto trafficante di esseri umani e il suo complice a un posto di blocco e ha salvato 35 persone, tra cui otto bambini, vittime di un giro di sfruttamento sessuale in Costa d’Avorio, secondo un comunicato dell’agenzia.
Gli agenti hanno inoltre arrestato un’altra persona in Burkina Faso e liberato altri dieci minori privi di documenti durante un controllo di un veicolo diretto a una miniera d’oro illegale, dove era stato promesso loro di lavorare.
L’operazione ha portato anche al salvataggio di quattro minori in Benin, presso il mercato di Dantokpa a Cotonou, la capitale economica del Paese, vittime del lavoro forzato. Tutte le operazioni si sono svolte tra il 5 e il 12 dicembre.
Infine, in Togo, gli agenti hanno arrestato un cittadino nigeriano che si stava recando in Mali in compagnia di cinque donne, tre delle quali minorenni, alle quali era stato promesso un lavoro in un salone di parrucchiere, una copertura per costringerle a entrare in un club a scopo di sfruttamento sessuale.
«L’operazione prende il nome da una bambina salvata da un campo di cacao nel 2015 durante l’operazione Akoma dell’Interpol. Oggi è fiorente e, attraverso questa e altre iniziative, l’unità per la tratta di esseri umani e il traffico di migranti continuerà a mettere in contatto le forze dell’ordine per offrire un futuro migliore a molti altri bambini», ha dichiarato.
Fonte: (EUROPA PRESS)