Il governo iraniano ha sottolineato giovedì che «i complotti dei nemici per separare il popolo dalle autorità sono falliti», in un contesto di repressione delle proteste in corso da settembre per la morte in carcere di Mahsa Amini, arrestata perché avrebbe indossato il velo in modo scorretto.
Il ministero della Difesa iraniano ha sottolineato in un comunicato che «i desideri del nemico non si realizzeranno mai» grazie al «sostegno popolare» alle «amate istituzioni», come riportato dall’agenzia di stampa iraniana Mehr.
Ha sottolineato che «non risparmierà alcuno sforzo» per «produrre potenza di difesa» e «mantenere la sicurezza». Teheran ha denunciato che le manifestazioni per la morte di Amini sono state fomentate da diversi Paesi occidentali, tra cui Stati Uniti e Iran.
La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha recentemente confermato che più di 300 persone sono morte dall’inizio delle proteste, il primo bilancio ufficiale dall’inizio delle proteste per la morte di Amini, membro della minoranza curda iraniana, arrestata perché avrebbe indossato il velo in modo scorretto. La cifra è inferiore a quella fornita dall’ONG Iran Human Rights, che ha stimato in oltre 400 il numero di morti dovuti alla repressione delle forze di sicurezza.
Fonte: (EUROPA PRESS)