Il tennista serbo Novak Djokovic, attuale numero cinque del mondo, è tornato in Australia martedì, un anno dopo essere stato espulso per non aver fatto la vaccinazione COVID-19, secondo i media australiani.
Quasi 12 mesi dopo essere stato espulso dal Paese per non aver rispettato i protocolli sanitari relativi al coronavirus, che imponevano di vaccinarsi contro la malattia per rimanere nel Paese, il serbo è tornato in terra australiana per prepararsi agli Australian Open (16-29 gennaio). Prima del «Grande Slam», Djokovic giocherà un torneo di preparazione – l’Adelaide International ATP 250 – a partire da questa domenica, come riporta il «The Sydney Morning Herald».
Sempre martedì, il direttore degli Australian Open Craig Tiley ha dichiarato in una conferenza stampa che sperava che i tifosi avrebbero riservato al serbo un’accoglienza adeguata dopo tutte le polemiche dell’inizio della scorsa stagione. «Ho molta fiducia nel pubblico australiano, che lo rispetterà. Sono molto istruiti, in particolare quelli che vengono a tennis, amano il suo tennis, amano vedere la grandezza, amano vedere grandi partite», ha detto.
Djokovic, che ha sollevato il trofeo in Australia per nove volte, punta a vincere il suo decimo titolo a Melbourne, eguagliando lo spagnolo Rafa Nadal, attualmente il tennista maschile con il maggior numero di titoli del Grande Slam (22).
Il 35enne è stato bandito all’inizio del 2022 dopo essere entrato in Australia senza la vaccinazione contro il coronavirus. Ha chiesto un’esenzione in quanto atleta di alto livello, ma il governo australiano ha ritenuto che potesse rappresentare un rischio per la salute pubblica e lo ha espulso. Per l’edizione del 2023, le autorità hanno eliminato l’obbligo di vaccinare i viaggiatori e Djokovic è stato esonerato dal divieto automatico di entrare nel Paese per tre anni.
FONTE: (EUROPA PRESS)