
La presidente del Perù, Dina Boluarte, ha denunciato i principali promotori delle proteste sociali di piazza delle ultime settimane, che riprenderanno dopo le festività natalizie, come nient’altro che un «pretesto» per «provocare il caos» nel Paese.
Così, durante la sua visita a Cusco, la presidente si è rammaricata del fatto che i principali sindacati e organizzazioni di sette regioni del sud del Perù hanno confermato che riprenderanno le proteste mercoledì prossimo, secondo quanto riportato dal quotidiano «La República».
Tra le loro principali richieste ci sono la chiusura del Congresso della Repubblica e le elezioni anticipate, nonché la liberazione dell’ex presidente del Paese Pedro Castillo, arrestato dopo aver annunciato lo scioglimento del Parlamento all’inizio di dicembre e aver decretato un governo di emergenza.
In seguito a questa manovra, che ottenne scarso sostegno, Boluarte, fino a quel momento il suo «numero due», assunse la carica di capo di Stato. Questa successione di eventi ha portato i sostenitori di Castillo nelle strade, dove sono già stati accertati quasi 30 morti e dove ora è in vigore una sorta di tregua natalizia.
Nel contesto di queste proteste e dei morti, Boluarte ha annunciato che si sarebbe recato nelle zone dove le manifestazioni sono state più significative per incontrare i promotori delle proteste e i principali leader sociali.
Fonte: (EUROPA PRESS)