
I capi dei tre principali organi consiliari libici potrebbero riunirsi l’11 gennaio nella città di Ghadames per cercare di sbloccare lo stallo delle elezioni del Paese, secondo fonti dell’agenzia di stampa ufficiale libica LANA.
Il presidente del Consiglio presidenziale libico, Mohamed Menfi, il presidente della Camera dei rappresentanti dell’est del Paese, Aguila Salé, e il presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khalid al Mishri, sarebbero disposti a incontrarsi l’11 gennaio in questa città per cercare di avvicinare le posizioni e risolvere una volta per tutte una base costituzionale che serva da pilastro per lo svolgimento delle elezioni rinviate, Resta da vedere se un precedente incontro tra Salé e al-Mishri, che avrebbe avuto luogo al Cairo (Egitto) tra «pochi giorni», secondo le fonti del quotidiano egiziano «Youm 7».
In ogni caso, questa iniziativa, in coordinamento con l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Libia, Abdoulaye Bathily, ha lo scopo di ripristinare la comunicazione tra i tre organi consultivi del Paese, dopo l’interruzione delle comunicazioni all’inizio del mese.
L’Alto Consiglio di Stato e la Camera dei Rappresentanti hanno sospeso i lavori delle loro commissioni congiunte dopo che il primo organo ha abrogato la legge per l’istituzione di una corte costituzionale nella città orientale di Bengasi, dove ha sede un’amministrazione rivale dell’attuale governo riconosciuto a livello internazionale nella capitale, Tripoli.
L’ultima crisi politica è scoppiata a marzo di quest’anno in seguito alla decisione della Camera orientale di nominare Fazi Bashaga come primo ministro, ponendo fine al mandato del primo ministro unitario, Abdulhamid Dbeibé.
Quest’ultimo ha respinto la decisione e ha scelto di rimanere in carica fino allo svolgimento delle elezioni, che non si sono mai tenute, in anni di crisi economica e di violenze scatenate dalla guerra civile iniziata più di dieci anni fa con la morte del leader libico Muammar Gheddafi, linciato e ucciso a Sirte nel 2011.
Fonte: (EUROPA PRESS)