
Le autorità filorusse delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk hanno approvato venerdì una nuova costituzione, quasi due mesi dopo l’annuncio dell’annessione da parte della Russia nell’ambito dell’invasione scatenata il 24 febbraio su ordine del presidente russo Vladimir Putin.
Il Consiglio del Popolo della Repubblica Popolare di Lugansk ha approvato una nuova costituzione «come parte della Federazione Russa», secondo le fonti citate dall’agenzia di stampa russa Interfax, che ha detto che tutti i 43 deputati presenti hanno votato a favore del testo, che descrive la regione come un «soggetto della Russia».
Il leader dell’autoproclamata repubblica, Leonid Pasechnik, ha presentato la scorsa settimana una bozza di nuova costituzione, secondo quanto dichiarato dallo speaker del parlamento filorusso, Denis Miroshnichenko, che ha riconosciuto che l’approvazione del testo è stata ritardata perché «non si tratta di una legge ordinaria che può essere esaminata rapidamente».
Da parte sua, il Consiglio del Popolo della Repubblica Popolare di Donetsk ha fatto lo stesso nella sua votazione, che è stata descritta dal leader di questa autoproclamata repubblica, Denis Pushilin, come «un evento storico». «Questa tappa segna il ritorno del Donbas nel cuore della tradizione culturale e storica russa, la realizzazione delle nostre speranze e l’obiettivo per cui abbiamo lavorato per otto lunghi anni», ha dichiarato.
Pushilin ha precisato che «la Legge fondamentale stabilisce la priorità dell’educazione familiare dei bambini, la preoccupazione per il loro benessere e il loro sviluppo», prima di sottolineare che «vengono create le condizioni che contribuiscono allo sviluppo spirituale, morale, intellettuale e fisico dei bambini, nonché all’educazione al patriottismo, alla cittadinanza e al rispetto degli anziani».
«Vedremo i primi cambiamenti, che riguarderanno tutti, a partire dal 1° gennaio. Questo vale soprattutto per il supporto sociale. Abbiamo piantato molti elementi della transizione nella prossima fase. Ora la Costituzione permetterà a tutti i cittadini di vederla», ha dichiarato, secondo l’agenzia di stampa russa TASS.
Donetsk e Luhansk sono state l’epicentro di un conflitto dal 2014, che si è esteso a livello nazionale dopo che Putin ha ordinato un’offensiva militare contro l’Ucraina.
A settembre Putin ha annunciato l’annessione di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporiyia, tutte parzialmente occupate nell’ambito dell’invasione, decisione approvata all’inizio di ottobre dal Parlamento russo. L’annuncio fa seguito a una serie di referendum criticati dalla comunità internazionale per la loro mancanza di garanzie.
Fonte: (EUROPA PRESS)