
I 46 soldati ivoriani detenuti da luglio in Mali e graziati questa settimana sono tornati ieri sera nel loro Paese, dove sono stati accolti dalle loro famiglie, dal presidente del Paese, Alassane Ouattara, e da una delegazione di ministri.
Il rientro è avvenuto poco prima della mezzanotte all’aeroporto Félix Houphouët-Boigny della capitale ivoriana, Abidjan, dopo uno scalo in Togo, dove i soldati hanno incontrato brevemente il presidente Faure Gnassingbé, che ha fatto da mediatore nella crisi.
Gli eventi hanno raggiunto il culmine il 30 dicembre, quando i militari sono stati condannati dalla giunta maliana a 20 anni di carcere come «mercenari» – secondo la Costa d’Avorio fornivano supporto logistico alla Missione integrata multidimensionale di stabilizzazione delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA) – prima di ricevere la grazia completa solo una settimana dopo, come gesto di buona volontà da parte del leader del colpo di Stato del Mali, il colonnello Assimi Goita.
L’indulto mira anche a rafforzare le relazioni tra il Mali e la Costa d’Avorio dopo la firma di un memorandum d’intesa sulla promozione della pace e il rafforzamento delle relazioni amichevoli alla fine del 2022.
Infatti, secondo fonti di Radio France Internationale (RFI), non è escluso un prossimo incontro tra Goita e Ouattara per appianare le divergenze, fare in modo che questo tipo di incidenti non si ripetano e soprattutto promuovere «la linea del negoziato e della diplomazia».
Fonte: (EUROPA PRESS)