
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annunciato domenica che la NATO ha respinto la richiesta di Belgrado di dispiegare l’esercito e la polizia serba in Kosovo per proteggere, secondo le autorità serbe, la popolazione civile dalle persecuzioni delle autorità kosovare.
Il governo serbo ha presentato questa richiesta il 15 dicembre, durante l’apice della crisi tra Pristina e Belgrado, in un momento in cui la popolazione serba del Kosovo si era sollevata in barricate per protestare contro gli arresti di membri di questa comunità.
Il Presidente Vucic ha confermato domenica in una conferenza stampa di aver ricevuto una risposta dalla KFOR, la missione della NATO in Kosovo. In una risposta accuratamente formulata, ci ha spiegato che non vede la necessità di dispiegare le forze di sicurezza serbe in Kosovo», ha spiegato.
Per Vucic, che aveva dichiarato il suo scetticismo al momento della presentazione della richiesta, si tratta di un rifiuto che «tutti sapevano e si aspettavano», anche se ha ribadito la validità della richiesta, in quanto coperta dalla risoluzione 1244 dell’ONU, come ha reso noto nella sua apparizione, come riportato dall’emittente pubblica serba RTS.
Le barricate sono state infine rimosse la settimana scorsa in una tregua dalle tensioni bilaterali, che tuttavia si sono riaccese nelle ultime ore dopo che un individuo ha sparato e ferito due giovani serbi del Kosovo nel sud del Paese venerdì sera. Le autorità hanno confermato che nell’incidente sarebbe stato coinvolto un agente di sicurezza kosovaro.
Fonte: (EUROPA PRESS)