
Dieci persone sono state selvaggiamente uccise in un attacco da parte di un nuovo gruppo armato identificato come Shishikara nella regione di Masisi, nella provincia orientale congolese del Nord Kivu.
Fonti della società civile citate da Radio Okapi hanno riferito del massacro, apparentemente perpetrato più di quindici giorni fa. Hanno inoltre denunciato che questa nuova milizia ha perpetrato numerosi attacchi contro la popolazione civile di Boabo e Banyungu nella più totale impunità. Attaccano anche il bestiame nelle fattorie della regione.
Un leader della società civile di Masisi, Thélésphore Mitondeke, ha assicurato di aver già avvisato le autorità civili e militari competenti di questi «gravi abusi commessi quotidianamente da questi combattenti».
Tuttavia, un portavoce del governo provinciale, il tenente colonnello Guillaume Ndjike Kaiko, ha assicurato a Radio Okapi di non essere a conoscenza dell’esistenza di questa nuova milizia e ha promesso di verificare questa informazione.
D’altra parte, un uomo di 20 anni è stato ucciso questa domenica in un attacco attribuito alle Forze Democratiche Alleate (ADF) a Wangatsu, comune di Eringeti, nel territorio di Beni, sempre nel Nord Kivu. Altre due persone sono rimaste gravemente ferite, secondo il portale di notizie congolese Actualité, che ha citato un portavoce del governo provinciale.
I miliziani dell’ADF hanno fatto irruzione a Wangatsu alle 8 di domenica mattina e hanno sparato alla vittima prima di dare fuoco alla sua casa. Hanno anche preso del bestiame prima di fuggire dalla zona.
L’ADF, un gruppo ugandese creato negli anni ’90 e particolarmente attivo nell’est della RDC, accusato di aver ucciso centinaia di civili in questa parte del Paese, potrebbe cercare di tornare a operare in Uganda, da dove si è ritirato nel 2003 dopo che una serie di operazioni militari ha ridotto drasticamente la sua capacità di compiere attacchi nel Paese.
Il gruppo si è diviso nel 2019 dopo che Musa Baluku – sanzionato dalle Nazioni Unite e dagli Stati Uniti – ha giurato fedeltà al gruppo jihadista Stato Islamico in Africa Centrale (ISCA), sotto la cui bandiera opera da allora. L’aumento degli attacchi e la rivendicazione di un attentato nella capitale ugandese, Kampala, hanno indotto i due Paesi a lanciare operazioni congiunte nella RDC orientale.
Fonte: (EUROPA PRESS)