
Sia il governo somalo che l’organizzazione jihadista Al Shabaab hanno negato qualsiasi tentativo di riavvicinamento alla pace, con una doppia smentita quasi simultanea del viceministro della Difesa somalo Abdifatá Qasim Mohamud, che ieri aveva annunciato un approccio negoziale da parte del gruppo terroristico.
La smentita ufficiale è arrivata dal consigliere per la sicurezza nazionale Husein Shaykh Ali in un messaggio all’affiliata somala della radio internazionale statunitense Voice of America.
«Il (vice) ministro ci ha detto di essere stato male interpretato. La nostra politica nei confronti del gruppo rimane la stessa», ha dichiarato, riferendosi alla «guerra totale» dichiarata dal presidente somalo Husein Shaykh Mohamud.
Tuttavia, il consigliere ha confermato, come aveva detto il viceministro all’epoca, che qualsiasi cittadino somalo appartenente al gruppo può arrendersi al governo e sottoporsi a «un processo di amnistia formale».
Da parte sua, il gruppo jihadista ha anche negato qualsiasi sforzo diplomatico. «Queste affermazioni non hanno alcun fondamento. Non ci sono colloqui tra noi, né possono esserci», ha dichiarato un alto funzionario jihadista senza nome allo stesso media.
Fonte: (EUROPA PRESS)