
Lunedì la Corte Suprema del Brasile ha ordinato all’esercito di smantellare tutti gli «accampamenti di Bolsonaro» nel Paese entro 24 ore, dopo che domenica centinaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno preso d’assalto la sede del Congresso e della Corte Suprema, nonché il palazzo presidenziale.
Il magistrato Alexandre de Moraes ha quindi sottolineato l’importanza che questi accampamenti – situati in un territorio esterno all’esercito – vengano completamente smantellati, mentre la polizia arresta «tutti i manifestanti che sono ancora in strada», dopo una giornata che finora ha portato ad almeno 300 arresti.
In una nuova ordinanza del tribunale, Moraes ha affermato che «nulla giustifica l’esistenza di campi terroristici, finanziati con la compiacenza delle autorità civili e militari in modo totalmente sovversivo e senza alcun rispetto per la Costituzione».
Moraes ha anche avvertito che i comandanti e gli alti ufficiali delle Forze Armate, della Polizia e del Ministero della Difesa saranno portati davanti alla giustizia se questi campi continueranno ad esistere.
Ha anche sottolineato che le principali autostrade del Paese, parzialmente occupate dalla folla di sostenitori, dovrebbero essere sbloccate nel corso della giornata, secondo le informazioni del canale televisivo G1.
L’assalto alle suddette istituzioni brasiliane segue mesi di accampamenti di sostenitori di Bolsonaro nella capitale, Basilia, dopo che l’ex presidente ha perso le elezioni presidenziali di ottobre contro Luiz Inácio Lula da Silva.
Fonte: (EUROPA PRESS)