
Il Congresso del Perù ha approvato una riforma costituzionale per eliminare il voto di fiducia che i gabinetti ministeriali devono affrontare al Parlamento andino al momento della loro formazione, anche se la misura sarà sottoposta a un referendum tra la popolazione del Paese.
Con 75 voti a favore e 46 contrari, l’intero Congresso ha approvato una riforma proposta dalla Commissione per la Costituzione, che propone una modifica dell’articolo 130 della Costituzione, come riportato dalla stazione radio RPP.
Questo articolo stabilisce che, entro 30 giorni dall’assunzione dell’incarico, il presidente del Consiglio dei ministri e il suo gabinetto devono presentarsi davanti al Congresso per «presentare e discutere la politica generale del governo e le principali misure necessarie per la sua gestione», il che «solleva l’effetto» di una questione di fiducia.
Con la riforma approvata dalla sessione plenaria del Parlamento, non ci sarà alcun voto di fiducia, il che significa che l’esecutivo «sarà l’unico responsabile della selezione e della nomina dei ministri di Stato».
Tuttavia, questa riforma non pregiudica la possibilità per l’esecutivo di porre «una questione di fiducia facoltativa», secondo il suddetto organo di informazione.
Tuttavia, poiché il parere non ha raggiunto una minoranza di 87 voti parlamentari in due legislature, la misura sarà sottoposta a referendum.
Fonte: (EUROPA PRESS)






