Il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon, martedì ha nuovamente deplorato la decisione di Downing Street di bloccare la legge sui trans, affermando che Londra non ha agito «con un briciolo di buona fede» e che «inevitabilmente» dovrà ricorrere al tribunale.
«Non c’è un briciolo di buona fede da parte del governo britannico in questa vicenda», ha sottolineato la Sturgeon, che ha respinto le «preoccupazioni» di Londra secondo cui la misura potrebbe essere contraria all’Equality Act.
«Se ci fossero state, e continuo a non capire la base di queste preoccupazioni sul rapporto con l’Equality Act, sarebbero state sollevate in una fase molto, molto più precoce attraverso alcuni dei processi formali esistenti», ha detto Sturgeon, per la quale «non c’è alcuna giustificazione» per l’abbattimento di questo progetto.
Lunedì scorso, il ministro britannico per la Scozia, Alister Jack, ha bloccato il disegno di legge scozzese sull’autodeterminazione di genere, approvato lo scorso dicembre, adducendo «preoccupazioni» per un possibile «impatto negativo sul funzionamento della legislazione sulla parità nel Regno Unito».
Dopo la decisione di Londra, la Sturgeon ha dichiarato che il caso finirà «inevitabilmente» in tribunale, sottolineando che non è solo la legge a essere sostenuta, ma anche il Parlamento scozzese e la decisione della sovranità del popolo scozzese.
«Difenderemo la democrazia scozzese», ha dichiarato la Sturgeon, che ha criticato il governo britannico per la sua «ostilità» nei confronti di Holyrood, il parlamento scozzese.
Fonte: (EUROPA PRESS)