La Casa Bianca ha contestato la nomina dei repubblicani di estrema destra Marjorie Taylor Greene e Paul Gosar a membri del Comitato di supervisione e riforma della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, la principale commissione d’inchiesta della Camera bassa.
Il portavoce della Casa Bianca Ian Sams ha dichiarato che l’amministrazione Biden è disposta a «lavorare in buona fede per soddisfare le legittime esigenze di supervisione del Congresso», ma ha accusato i repubblicani di aver «consegnato le chiavi» della commissione ad alcuni dei loro membri più estremisti del Congresso.
«Con l’ingresso di questi membri nel Comitato per la supervisione e la riforma, sembra che i repubblicani della Camera stiano preparando il terreno per acrobazie politiche lontane dalla realtà, piuttosto che impegnarsi in un lavoro bipartisan a favore del popolo americano», ha dichiarato Sams, secondo quanto riportato da The Hill.
Su questa linea, Sams si è rammaricato del fatto che sia i neo nominati Taylor Greene e Gosar, sia Scott Perry – che ha anche annunciato che farà parte della commissione – appartengono all’ala più estremista dell’ideologia «Make America Great Again», slogan adottato dall’ex presidente Donald Trump durante la campagna elettorale del 2016 e sulla base del quale ha giustificato misure ultranazionaliste.
Per il portavoce della Casa Bianca, il Partito Repubblicano si è piegato a questi congressisti «più estremi» che non fanno altro che promuovere «una retorica violenta e pericolose teorie cospirative». Il caso più chiaro è quello di Taylor Greene, che ha ripetutamente sostenuto la falsa teoria secondo cui Trump avrebbe vinto le elezioni del 2020.
Nel tentativo di comprendere queste nomine, Sams ha lasciato intendere che potrebbero far parte delle promesse che il Presidente della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano Kevin McCarthy, ha fatto all’ala più estremista del suo partito per ottenere i voti necessari a renderlo la massima autorità della Camera bassa.
In realtà, le parole di Sams arrivano appena un giorno dopo che anche la Casa Bianca ha chiesto a McCarthy di rendere pubblici i dettagli degli accordi che ha negoziato con i quasi 20 rappresentanti repubblicani che, con oltre 15 voti, si sono opposti alla sua nomina a Presidente della Camera dei Rappresentanti.
Fonte: (EUROPA PRESS)