La giustizia federale brasiliana ha ordinato mercoledì di bloccare i beni di 52 persone e sette società sospettate di aver finanziato l’assalto dell’8 gennaio alla sede dei poteri dello Stato da parte di una folla di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro.
Il sistema giudiziario brasiliano ha dato il «via libera» a questa decisione, richiesta dalla Procura Generale e il cui scopo ultimo è quello di coprire i risarcimenti per i danni causati dagli aggressori, secondo quanto riportato da «O Globo».
Tra le persone sanzionate c’è Ademir Luis Graeff, un uomo d’affari di Paraná – uno Stato in cui Bolsonaro godeva di un forte sostegno – che si è visto bloccare un’auto di lusso per poterla utilizzare per pagare i danni al Congresso, al Palazzo Planalto e alla Corte Suprema.
Anche un imprenditore di Santa Catarina ha avuto fino a cinque veicoli bloccati, mentre Gran Brasil Viagens e Turismo, un’azienda turistica di Minas Gerais, ha avuto fino a sette autobus bloccati.
Coloro che sono accusati di aver finanziato l’invasione delle sedi dei tre rami del governo avranno ora la possibilità di difendersi durante un processo giudiziario al termine del quale, se saranno definitivamente assolti, potranno recuperare i loro beni.
Questa decisione della giustizia brasiliana si inserisce nel contesto della risposta delle autorità all’assalto ai poteri dello Stato avvenuto l’8 gennaio, un episodio che ricorda quello avvenuto nel gennaio 2021 al Campidoglio degli Stati Uniti e nel quale potrebbe essere coinvolto lo stesso Bolsonaro.
Fonte: (EUROPA PRESS)