Il capo della Polizia Capitolare, Tom Manger, ha avvertito che esiste ancora una «minaccia molto elevata» per i membri del Congresso degli Stati Uniti, nonostante la diminuzione del numero di casi e di indagini su possibili attacchi al Congresso degli Stati Uniti.
«Le minacce contro i membri del Congresso, che rimangono molto elevate, hanno portato a un’espansione non solo delle nostre capacità investigative, ma anche delle nostre capacità di protezione. Mentre facciamo questo lavoro, l’importante è che tutti riducano l’uso della retorica violenta, in modo che tutti siano al sicuro», ha detto.
Le sue parole arrivano pochi mesi dopo che il marito dell’ex presidente della Camera Nancy Pelosi ha subito un’aggressione a casa sua, inizialmente rivolta a lei. Inoltre, questo mese ricorre il secondo anniversario dell’assalto al Campidoglio avvenuto il 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori dell’ex presidente Donald Trump.
Il Capitol Police Threat Oversight Group ha indagato su oltre 7.000 casi di possibili attacchi nel 2022, in calo rispetto ai 9.625 del 2021 e agli 8.613 del 2020. Tuttavia, gli esperti hanno sottolineato che negli ultimi anni si è registrato un aumento di questi casi, soprattutto a causa dell’uso dei social media.
Nelle settimane precedenti l’assalto al Campidoglio, sono stati registrati numerosi messaggi che hanno fatto scattare l’allarme per possibili attacchi contro i membri del Congresso, secondo le informazioni della rete televisiva CNN.
Così, in un rapporto della Polizia Capitolina si può notare che tutti i membri del Congresso hanno ricevuto minacce, distribuite in modo simile tra membri democratici e repubblicani.
Fonte: (EUROPA PRESS)