Martedì l’Ucraina ha accusato Mosca di cercare di coprire i suoi presunti crimini di guerra al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dopo che il rappresentante russo all’ONU, Vasili Nebenzia, ha affermato che il governo ucraino stava preparando azioni per «eliminare completamente» la Chiesa ortodossa ucraina.
Il rappresentante ucraino all’ONU, Sergei Kislitsia, ha dichiarato che è «deplorevole» che il suo omologo russo, Vasili Nebenzia, «sia capace di abusare del suo seggio permanente per far sì che il Consiglio ascolti le sue narrazioni di disinformazione».
«Mosca sta ancora cercando di distogliere l’attenzione del Consiglio dalle reali minacce alla sicurezza derivanti dalla sua aggressione», ha dichiarato.
Kislitsia ha sostenuto che la libertà di religione è un diritto umano, sancito da diversi documenti di organismi internazionali.
Tuttavia, ha denunciato che durante la guerra, che dura in totale da undici mesi, le truppe russe hanno distrutto più di 270 chiese ed edifici sacri.
«Ovunque arrivi la Russia, la libertà religiosa finisce», ha detto, aggiungendo che il Paese tortura i cristiani ortodossi, imprigiona i musulmani, costringe i protestanti a fuggire e perseguita i Testimoni di Geova.
Tuttavia, il rappresentante ucraino ha criticato il fatto che il Consiglio di sicurezza «dovrebbe essere utilizzato per affrontare le reali minacce alla pace e alla sicurezza internazionale, minacce che causano la morte di persone innocenti in tutta l’Ucraina».
In precedenza, Nebenzia ha criticato il fatto che l’amministrazione di Volodimir Zelensky stia «preparando una serie di nuove iniziative, il cui scopo è quello di discriminare le comunità e i fedeli della Chiesa ortodossa ucraina, di privarla del suo nome storico e legale e persino di eliminarla del tutto».
Ha spiegato che l’Ucraina è «sull’orlo di un conflitto interconfessionale su larga scala che la storia dell’Europa moderna non ha ancora visto». Nebenzia ha affermato che Kiev, con il sostegno dell’Occidente, ha stabilito un piano per «minare» la Chiesa.
Fonte: (EUROPA PRESS)