Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha dichiarato mercoledì di essere «personalmente favorevole» all’invio di carri armati in Ucraina per sostenere il Paese di fronte all’invasione russa e ha avvertito che hanno «urgentemente» bisogno di ricevere più mezzi per continuare a «resistere».
«Il momento è adesso: hanno urgentemente bisogno di più attrezzature e personalmente sono favorevole alla fornitura di carri armati all’Ucraina», ha detto Michel in un discorso alla plenaria del Parlamento europeo per fare il punto sull’ultimo vertice dei capi di Stato e di governo dell’UE tenutosi lo scorso dicembre a Bruxelles.
Ha detto che quasi un anno dopo che il regime di Vladimir Putin ha lanciato la sua «strategia di distruzione e terrore» per invadere l’Ucraina, il Paese «sta resistendo e continuerà a resistere».
L’Unione Europea «continuerà a sostenerli per tutto il tempo necessario», ha sottolineato il Presidente del Consiglio Europeo, che ha ribadito che il blocco manterrà il suo «sostegno militare» all’Ucraina, in particolare aumentando il fondo europeo per l’invio di armi.
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha inoltre affermato che l’UE «resterà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario», ricordando che questa settimana il blocco ha sbloccato una prima tranche di 3 miliardi di euro sul totale di 18 miliardi di euro di aiuti macrofinanziari che ha pianificato di fornire a Kiev fino al 2023.
La posizione di Michel sulla necessità di rispondere urgentemente alle esigenze militari dell’Ucraina arriva in un momento di dibattito internazionale su come rispondere a Kiev, che chiede alla comunità globale di inviare carri armati per continuare a combattere contro la Russia nella regione del Donbas.
La Germania, produttrice dei carri armati «Leopard», deve autorizzare la spedizione a un Paese terzo, una questione che ha generato tensioni interne al Paese sull’opportunità di compiere questo passo e anche con partner europei come la Polonia, che chiede un’azione decisiva da parte di Berlino per fermare le truppe russe.
Nel caso della Spagna, la possibilità di inviare carri armati in Ucraina «non è sul tavolo», secondo il Ministro degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e della Cooperazione, José Manuel Albares, il quale, tuttavia, ha dichiarato martedì che sarà una questione che verrà affrontata dai ministri della Difesa che si riuniranno in Germania venerdì nell’ambito del gruppo di contatto militare per l’Ucraina, in cui più di 40 Paesi, guidati dagli Stati Uniti, stanno coordinando il loro sostegno.
Fonte: (EUROPA PRESS)