Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha messo in guardia giovedì dalla «drastica riduzione» del personale ucraino avvenuta negli ultimi mesi presso la centrale nucleare di Zaporiyia.
Secondo quanto dichiarato da Grossi in una conferenza stampa, la riduzione degli specialisti ucraini si è verificata da quando la Russia ha preso il controllo delle strutture dell’impianto, considerato uno dei più grandi in Europa e conteso tra Kiev e Mosca dall’inizio della guerra.
«Normalmente in un impianto come questo lavorano circa 10.000 persone, mentre ora ne abbiamo 3.000, più o meno», ha dichiarato Grossi, secondo il quale, sebbene il numero di dipendenti sia in linea con il «basso livello» di operatività dell’impianto, è comunque un «motivo di preoccupazione».
In questo contesto, il massimo rappresentante dell’AIEA ha garantito il corretto funzionamento della centrale nucleare di Zaporiyia grazie al personale che l’organizzazione vi ha assegnato, che ha anche verificato la resistenza dei sistemi di sicurezza dell’impianto.
«A quasi un anno dall’inizio del conflitto (…) abbiamo avuto momenti molto difficili in cui le strutture hanno operato in modalità di emergenza e abbiamo visto la resilienza del sistema», ha sottolineato Grossi, secondo il canale di informazione statunitense CNN.
Infine, Grossi ha sottolineato che l’organizzazione è «molto preoccupata» per la situazione a Zaporiyia perché «un incidente nucleare o un incidente con gravi conseguenze radiologiche è possibile ogni giorno».
In questo senso, ha nuovamente invocato l’implementazione di una zona di sicurezza intorno all’impianto, una questione che aveva già auspicato «molto, molto presto».
Fonte: (EUROPA PRESS)