Il Ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdolahian ha ricordato giovedì che, nonostante le buone relazioni tra Teheran e Mosca, l’Iran rispetta la sovranità dell’Ucraina e non riconosce l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014.
Amirabdolahian ha dichiarato in un’intervista all’emittente turca TRT che Teheran non riconosce nemmeno le recenti annessioni di Kherson e Zaporiyia, nonché quelle di Donetsk e Lugansk proclamate dalla Duma russa in ottobre.
«Ci opponiamo alla guerra e ci concentriamo sulla ricerca di soluzioni politiche. Consideriamo le azioni provocatorie della NATO e dei Paesi occidentali la causa principale della guerra», ha aggiunto.
Il ministro degli Esteri iraniano ha anche alluso alle proteste in Iran quando gli è stato chiesto il suo punto di vista sulla morte della giovane curda Mahsa Amini per aver indossato il velo sbagliato durante la detenzione da parte della polizia.
«Siamo stati tutti rattristati dalla morte di quella donna iraniana (Amini). Anche il popolo iraniano è affetto da emozioni», ha dichiarato, per poi affrettarsi a dire che «i media occidentali pubblicano informazioni «esagerate»».
Amirabdolahian ha affermato che ciò ha portato a «proteste pacifiche» che, con «l’intervento occidentale», soprattutto da parte di Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito – che hanno incitato i cittadini a «rivoltarsi» e persino a «uccidere poliziotti» – sono diventate «violente».
«Chi avrebbe mai immaginato che la morte di una ragazza avrebbe attirato tanta attenzione da parte dell’Occidente?», ha detto, riferendosi invece alle morti dei palestinesi per mano dell’esercito israeliano.
Fonte: (EUROPA PRESS)