Il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha confessato di sentirsi sollevata e di essere riuscita a dormire bene per la prima volta dopo aver annunciato le sue dimissioni dalla carica.
In mezzo a una «gamma di emozioni», l’ancora leader neozelandese ha condiviso che è anche triste, anche se non ha dubbi sulla sua decisione, che ha annunciato in una conferenza stampa mercoledì, secondo il giornale «Stuff».
«Ho dormito bene per la prima volta dopo tanto tempo. Ma sono in una gamma di emozioni. Mi sento triste, ma ho anche un senso di sollievo», ha detto Ardern rispondendo alle domande della stampa.
Ha detto che lei e la sua famiglia sono stati sopraffatti dalle risposte ricevute dopo il suo annuncio: persone da tutto il Paese, così come leader internazionali, le hanno inviato messaggi.
Ardern, 42 anni, ha assunto l’incarico di primo ministro nell’agosto 2017, diventando la persona più giovane nella storia del Paese a ricoprire la carica.
Nel 2017 ha condotto il partito laburista dai suoi peggiori livelli di popolarità al potere, fondamentalmente grazie a un carisma che i sondaggi continuano a rispettare ampiamente anche oggi, nonostante l’erosione subita negli ultimi mesi a causa di variabili economiche come l’inflazione.
Il Labour, che ha bissato la vittoria nel 2020, ha basato la sua crescita esponenziale su un leader che non ha esitato a dichiararsi femminista, repubblicano e progressista, e che assomigliava alla nuova generazione di leader mondiali che, come il francese Emmanuel Macron o il canadese Justin Trudeau, chiedevano un cambiamento in uno scenario in evoluzione.
Critica nei confronti dell’immigrazione e favorevole a nuove normative commerciali, la Ardern ha vissuto la sua grande sfida politica con la pandemia COVID-19. Applaudita all’inizio per la capacità del suo governo di ridurre il numero di casi praticamente a zero, la strategia si è rivelata inapplicabile con l’emergere di varianti più contagiose.
La pandemia ha avuto un certo impatto anche sulla sua vita privata: la Ardern è stata costretta a cancellare il suo matrimonio dopo l’annuncio di nuove restrizioni. «Non sono diverso da migliaia di altri neozelandesi», ha dichiarato il primo ministro ancora non sposato nel gennaio 2022.
Fonte: (EUROPA PRESS)