Il rettore dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), Enrique Graue, ha annunciato che sta studiando possibili «azioni punitive» contro il giudice della Corte Suprema Yasmín Esquivel per aver plagiato la sua tesi di laurea.
Venerdì Graue ha riconosciuto che il caso mette in discussione il prestigio dell’istituzione, riconosciuta come l’università più importante del Messico, ma ha sottolineato che non agirà frettolosamente di fronte alle pressioni esterne per «dare giudizi sommari».
«Con determinazione e libertà, e sempre nel rispetto delle regole che ci governano, stiamo studiando contemporaneamente le diverse alternative e le conseguenze che potrebbero derivare da ulteriori azioni sanzionatorie», ha spiegato.
Graue ha fatto sapere che, una volta concluso l’iter previsto, sarà convocata la Commissione d’onore del Consiglio dell’Università per analizzare insieme le varie opzioni e le azioni che potranno essere eventualmente intraprese.
«Con la forza della legalità e della piena autonomia che esercitiamo, elementi sostanziali della nostra identità, siate certi che l’UNAM supererà questa e qualsiasi altra sfida che dovremo affrontare, difendendo e consolidando i valori che ci contraddistinguono», ha sottolineato.
Tuttavia, ha riconosciuto che, dopo essersi consultato con l’Ufficio del Procuratore Generale, nonché con i direttori della Facoltà di Giurisprudenza e dell’Istituto di Ricerca Giuridica, l’UNAM non ha l’autorità di ritirare o annullare il titolo professionale del giudice.
«Ho ben chiaro che nulla di tutto ciò riscatta l’indignazione che proviamo di fronte a un caso che, come quello di cui ci stiamo occupando, potrebbe rimanere impunito e portare solo discredito professionale e sociale», ha ribadito.
Così, ad esempio, si stanno analizzando azioni «per correggere le lacune legali ed evitare casi simili in futuro» e si utilizzerà una «tecnologia specializzata» per «analizzare» tutte le tesi dell’UNAM.
Fonte: (EUROPA PRESS)