Il ministro della Difesa del Perù, Jorge Chávez, ha chiesto domenica la creazione di corridoi per gli aiuti umanitari in diverse regioni del Paese che sono state colpite da blocchi stradali in seguito alle proteste contro il governo della presidente Dina Boluarte.
Il ministro della Difesa ha affermato che l’obiettivo di questi corridoi sarebbe quello di rifornire la popolazione di beni di prima necessità, evitando così una crisi di carenza di cibo o di medicinali.
«Si tratta di uno sforzo congiunto e coordinato per interrompere le strade a Madre de Dios, ed è necessario stabilire un corridoio di aiuti umanitari per soddisfare le richieste della popolazione», ha confermato Chávez.
Oltre al dipartimento peruviano di Madre de Dios, il ministro ha sottolineato la necessità di formalizzare questi corridoi anche a Puerto Maldonado, capitale della suddetta regione, nonché a Puno, Cusco e Arequipa, città le cui strade sono state bloccate dalle proteste.
Queste dichiarazioni sono state fatte prima che l’Aeronautica militare peruviana (FAP) inviasse più di 13 tonnellate di beni, tra cui forniture per il trattamento dell’acqua, cibo e medicine, alla regione di Madre de Dios.
Il capo del Ministero della Difesa ha confermato che questa operazione, condotta congiuntamente con i Ministeri dell’Abitazione, della Salute e delle Donne, garantirà «la salute della nostra nazione», facendo appello al dialogo come unica via possibile per raggiungere un accordo con i manifestanti.
«L’unica soluzione è il dialogo, in un’atmosfera di pace per il benessere di ciascuno dei nostri popoli e cittadini», ha detto Chávez, come riportato dall’agenzia di stampa peruviana Andina.
Fonte: (EUROPA PRESS)