Il sottosegretario di Stato americano per gli Affari internazionali dell’Organizzazione, Michele Sison, ha ribadito da Rabat che il piano di autonomia presentato dal Marocco è una soluzione «seria, credibile e realistica» per risolvere la disputa sul Sahara occidentale.
«Gli Stati Uniti continuano a considerare il piano di autonomia presentato dal Marocco come serio, credibile e realistico», ha dichiarato in una conferenza stampa dopo un incontro con il ministro degli Esteri marocchino, Naser Burita, come riportato dal quotidiano «Le Matin».
In questo senso, ha affermato che Washington sostiene il lavoro dell’inviato delle Nazioni Unite per il Sahara, Staffan de Mistura, così come gli sforzi di mantenimento della pace della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO).
L’ex colonia spagnola del Sahara Occidentale è stata occupata dal Marocco nel 1975 nonostante la resistenza del Fronte Polisario, con cui è stata in guerra fino al 1991, quando le due parti hanno firmato un cessate il fuoco in vista di un referendum sull’autodeterminazione, ma le divergenze sul censimento e sull’inclusione dei coloni marocchini ne hanno finora impedito lo svolgimento.
Il 14 novembre 2020, il Fronte Polisario ha dichiarato la rottura del cessate il fuoco con il Marocco in risposta a un’azione militare marocchina contro attivisti saharawi a Guerguerat, nella zona di de-escalation concordata, che i saharawi consideravano una violazione dei termini del cessate il fuoco.
L’ultima battuta d’arresto per gli indipendentisti saharawi è stato il sostegno del governo spagnolo al piano di autonomia marocchino reso pubblico il 18 marzo in una lettera indirizzata al re alauita Mohammed VI, un cambiamento di posizione descritto come un tradimento dal Fronte Polisario, che ricorda che la Spagna è ancora «de jure» la potenza amministratrice del Sahara occidentale.
Fonte: (EUROPA PRESS)