Il Dipartimento di Stato americano ha sanzionato mercoledì l’ex presidente panamense Ricardo Martinelli, accusato di essere coinvolto in atti di «corruzione significativa».
«Martinelli ha accettato tangenti in cambio dell’assegnazione impropria di contratti governativi durante il suo mandato di presidente», ha dichiarato il Segretario di Stato Antony Blinken, spiegando che le sanzioni vietano all’ex leader panamense e ai suoi familiari più stretti di entrare nel Paese.
«L’accettazione di tangenti per contratti governativi mina l’integrità delle istituzioni democratiche di Panama e alimenta la percezione di corruzione e impunità», si legge in una dichiarazione del Dipartimento.
Blinken ha anche criticato «questi atti di corruzione pubblica» perché «diminuiscono la fiducia nella governance e riducono le risorse disponibili per scuole, ospedali, strade e altri servizi governativi».
Washington ha ribadito il suo impegno a combattere la corruzione, «che danneggia l’interesse pubblico, ostacola la prosperità economica delle nazioni e riduce la capacità dei governi di rispondere efficacemente alle esigenze dei loro cittadini».
Infine, Blinken ha dimostrato il suo sostegno ai panamensi, alla democrazia e allo Stato di diritto, affermando che promuoverà «la responsabilità per coloro che abusano del potere pubblico per guadagno personale, indipendentemente dalla loro carica o affiliazione politica».
Qualche ora prima, i figli dell’ex presidente, Ricardo e Luis Martinelli, sono arrivati a Panama all’aeroporto internazionale di Tocumen con un volo commerciale dopo aver scontato una condanna a 36 mesi per riciclaggio di denaro negli Stati Uniti nell’ambito del caso Odebrecht, che ha coinvolto la società di costruzioni in una rete internazionale di corruzione a livello istituzionale in più di una dozzina di Paesi latinoamericani.
Entrambi sono stati rilasciati in anticipo per buona condotta, ma dovranno presentarsi in tribunale a Panama per affrontare un procedimento legale per la presunta commissione di riciclaggio di denaro.
Martinelli, che è stato presidente del Paese latinoamericano tra il 2009 e il 2014, è in testa ai sondaggi per tornare in carica nel 2024 con il 30% dei voti, contro il 24% dell’attuale presidente, secondo i dati del sondaggista Gismo Services, riportati da «La Estrella».
L’ex presidente è stato incriminato per presunti reati di riciclaggio di denaro e corruzione in operazioni internazionali dopo che la Camera penale del Tribunale nazionale, nell’aprile 2021, ha ammesso un ricorso presentato dalla Fondazione internazionale Baltasar Garzón (FIBGAR) a questo proposito.
Fonte: (EUROPA PRESS)