Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha condannato lunedì l’attacco suicida perpetrato all’interno di una moschea nella città pakistana di Peshawar, capitale della provincia di Jiber Pakhtunkhwa (nord), che ha causato 59 morti e 157 feriti.
Guterres ha ricordato che la libertà di religione è un diritto umano universale: «È particolarmente ripugnante che l’attacco sia avvenuto in un luogo di culto», si legge in una dichiarazione delle Nazioni Unite.
Il portavoce di Guterres, Stéphane Dujarric, ha spiegato che il segretario generale ha espresso «le sue più sentite condoglianze alle famiglie» delle vittime e ha ribadito «la solidarietà delle Nazioni Unite al governo e al popolo del Pakistan nei loro sforzi per affrontare il terrorismo e l’estremismo violento».
Più di 59 persone sono state uccise e circa 150 ferite in un attentato suicida compiuto lunedì dal Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP), noto come Talebani pakistani, all’interno di una moschea nella città pakistana di Peshawar, capitale della provincia settentrionale di Jiber Pakhtunkhwa.
Un portavoce del Lady Reading Hospital, Mohammad Asim, ha informato il quotidiano «Dawn» dell’ultima cifra di morti e feriti, e non si esclude che la cifra possa aumentare, a causa della gravità di alcuni dei feriti e del fatto che ci sono ancora persone sepolte sotto le macerie dell’edificio.
Tra i morti c’è l’imam della moschea Sahibzada Nurulamin, come confermato dalla polizia. L’attentatore suicida si trovava in prima fila durante un servizio di preghiera nella moschea prima di far esplodere la carica esplosiva che portava con sé, dopodiché il TTP ha rilasciato una dichiarazione sui suoi canali di propaganda, affermando che era un membro del gruppo.
Fonte: (EUROPA PRESS)