
Il Consiglio etico del Comitato olimpico brasiliano (COB) ha deciso venerdì di sospendere il pallavolista Wallace de Souza, mentre prosegue l’indagine sul caso delle sue minacce di morte sui social network al presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
«Sparereste in faccia a Lula?», ha chiesto de Souza ai suoi follower su Instagram alla vigilia dell’insediamento di Lula il 1° gennaio. In seguito, il Cruzeiro, il club in cui milita, ha deciso di allontanarlo dalla squadra, mentre la Procura generale dell’Unione ha aperto un’indagine.
Nel suo resoconto del procedimento, il giudice Ney Bello ha ricordato che la libertà di espressione degli sportivi non è diversa da quella attribuita a qualsiasi altro cittadino e quindi non deve essere confusa con reati e minacce. «In tempi di social network, nascono sentimenti scellerati e persino criminali e (…) non è raro che portino a conseguenze disastrose», ha sostenuto.
«La società civile, e soprattutto la famiglia olimpica, deve prendere le distanze dalla violenza e dall’irrazionalità suggerite da pubblicazioni come questa», ha detto il magistrato a proposito delle minacce di De Souza, un sostenitore dichiarato dell’ex presidente Jiar Bolsonaro.
«Per questo motivo, Wallace Leandro de Souza deve essere sospeso in via cautelare da tutte le attività sportive nel sistema COB» – dove ha sede la Confederazione brasiliana di pallavolo – «fino alla fine del procedimento», ha concluso.
Ora Wallace, che ha già pubblicato un video in cui riconosce il suo errore e si scusa, ha cinque giorni di tempo per appellarsi alla decisione, come riporta «O Globo».
Fonte: (EUROPA PRESS)






