
I leader degli Stati dell’Africa orientale si riuniranno sabato prossimo in Burundi per discutere del futuro dell’est della Repubblica Democratica del Congo, afflitto dalla violenza dei gruppi armati, in particolare del Movimento del 23 marzo, in un incontro in cui tutti gli occhi saranno puntati sul presidente congolese Felix Tshisekedi e sul suo omologo ruandese Paul Kagame, protagonisti di un recente conflitto diplomatico proprio a causa delle operazioni di questa organizzazione ribelle.
Tshisekedi e Kagame sono già nella capitale burundese, Bujumbura, per effettuare una nuova «valutazione della situazione della sicurezza nell’est della RDC», secondo la dichiarazione dell’incontro, riportata dal portale congolese Actualité, su un conflitto che, dalla sua ripresa nel novembre 2021, ha lasciato più di 520.000 sfollati, secondo le stime delle Nazioni Unite.
I leader africani discuteranno anche della roadmap concordata a Luanda (capitale dell’Angola) tra la RDC e il Ruanda per risolvere la crisi diplomatica iniziata dopo che il presidente congolese ha accusato il suo omologo di sostenere la grande offensiva condotta dall’M23 nella regione del Nord Kivu; accuse che il Ruanda ha categoricamente negato.
L’importanza dell’incontro è tale che il ministro degli Esteri belga, Haddad Lahbib, ha dichiarato venerdì al presidente congolese la necessità di portare a termine l’incontro per evitare che il conflitto con l’M23 estenda la sua dimensione internazionale.
Dopo le buone prospettive iniziali, il governo congolese ha finito per essere accusato di non aver rispettato alcuni termini dell’accordo di Luanda, come il disarmo delle milizie delle Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (FDLR) che operano sul suo territorio contro il governo ruandese.
Dopo che l’M23 ha annunciato la sua intenzione di ritirarsi dalle aree conquistate nella regione, il gruppo armato e l’esercito congolese hanno ripreso i combattimenti il 25 gennaio, soprattutto nelle città di Bwiza e Kitchanga. Due giorni dopo, i ribelli hanno catturato Kitchanga e hanno continuato ad avanzare, generando un nuovo esodo di popolazione stimato in 122.000 persone che sono fuggite dalle loro case in un solo giorno, prima della conquista del gruppo armato, secondo Save the Children.
«Siamo chiari: le tensioni sono estreme», ha detto il ministro degli Esteri dell’ex potenza coloniale europea a proposito della RDC. «La cosa più importante ora è evitare un’escalation del conflitto che porterebbe alla guerra aperta. Penso che l’est del Paese abbia sofferto abbastanza ed è ora di chiedere a tutte le parti di impegnarsi nel dialogo», ha aggiunto.
L’incontro, iniziato alle 11:00, sarà caratterizzato dai discorsi di Tshisekedi e Kagame, oltre che del Presidente keniota William Ruto, del Presidente tanzaniano Samia Suluhu e del Presidente ugandese Yoweri Museveni.
Fonte: (EUROPA PRESS)






