
I ministri degli Esteri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) hanno ribadito il loro sostegno al piano originale per negoziare la pace in Birmania sabato durante il loro incontro in Indonesia, due anni dopo il colpo di stato militare che ha gettato il Paese nel caos.
Il ministro degli Esteri indonesiano Retno Marsudi ha sottolineato il consenso mostrato dalle sue controparti nell’organizzazione regionale durante il secondo giorno di incontri, insistendo sul loro cosiddetto «piano in cinque punti» per spingere a nuove elezioni democratiche in Birmania, dove l’ASEAN sta agendo come mediatore.
Tuttavia, questa settimana la giunta militare birmana ha optato per il prolungamento del regime, dichiarando mercoledì una nuova estensione dello stato di emergenza, in un anniversario che i dissidenti hanno cercato di commemorare con uno sciopero silenzioso in diverse città del Paese.
Il regime ha deciso che l’attuale stato di emergenza rimarrà in vigore per almeno altri sei mesi, il che apre la porta al mantenimento della repressione, particolarmente evidente nelle settimane successive alla rivolta contro il governo di Aung San Suu Kyi.
L’Associazione per l’Assistenza ai Prigionieri Politici (AAPP) stima che più di 17.600 persone siano state detenute dal colpo di Stato, mentre il bilancio delle vittime della repressione delle forze di sicurezza si avvicina alle 3.000 unità.
Fonte: (EUROPA PRESS)






