
La Russia e l’Ucraina hanno annunciato sabato un nuovo scambio di prigionieri di guerra. 63 militari russi, tra cui alcuni di «eccezionale importanza», sono ora tornati nel territorio controllato da Mosca, mentre l’Ucraina ha confermato la restituzione di 116 prigionieri e dei resti di un volontario britannico e di uno neozelandese morti durante il conflitto.
«A seguito di un complesso processo di negoziazione, 63 militari delle Forze Armate della Federazione Russa sono stati rimpatriati dal territorio ucraino controllato da Kiev», ha annunciato il ministero russo, includendo tra i rilasciati «individui di eccezionale importanza».
Secondo l’agenzia di stampa russa TASS, il Ministero della Difesa ha ringraziato gli Emirati Arabi Uniti per gli sforzi di mediazione compiuti per facilitare lo scambio.
Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha confermato il ritorno di 87 militari delle Forze armate ucraine – due dei quali membri delle Forze speciali – oltre a otto membri del Servizio di intelligence militare, sette della Guardia nazionale, sei della Polizia nazionale, cinque del Servizio di guardia di frontiera, due della Marina e un rappresentante del Servizio di emergenza statale.
Il rappresentante ucraino ha inoltre confermato il ritorno dei resti di due volontari stranieri deceduti, il britannico Christopher Matthew Perry e il neozelandese Andrew Tobias Matthew, nonché del corpo senza vita di un ucraino che ha servito nella Legione straniera francese, identificato come Yevgeny Olegovich Kulik.
Fonte: (EUROPA PRESS)






