Gli ecuadoriani sono chiamati alle urne questa domenica per votare in una serie di ballottaggi che verteranno su un referendum promosso dal governo di Guillermo Lasso sugli emendamenti costituzionali e che serviranno, in parte, a misurare la popolarità di un esecutivo che ha visto peggiorare la propria immagine negli ultimi mesi.
Questa domenica l’Ecuador è chiamato a eleggere 5.600 cariche locali, dove il partito al governo si confronterà con i candidati fedeli all’ex presidente Rafael Correa, che continua a essere una figura popolare nel Paese sudamericano nonostante risieda fuori dal Paese e abbia diversi casi aperti. Sarà rinnovato anche il Consiglio per la partecipazione dei cittadini e il controllo sociale (CPCCS).
Tuttavia, uno dei principali punti di interesse ruoterà attorno a una batteria di otto domande che il governo vuole sottoporre alla consultazione dei cittadini e che comprendono alcune delle questioni più spinose dell’attuale politica ecuadoriana, suddivise in tre blocchi: promuovere la sicurezza, rafforzare la democrazia e proteggere l’ambiente.
I sondaggi pubblicati nelle ultime settimane suggeriscono una maggioranza di consensi per il «sì» su tutti i quesiti, che includono questioni relative all’estradizione di ecuadoriani in altri Paesi, all’espansione dei poteri della Procura Generale, alla riduzione del numero di legislatori e alla protezione delle fonti idriche.
Tecnicamente, l’Assemblea nazionale, dominata dall’opposizione, non è tenuta ad applicare i risultati del referendum. Una parte dell’opposizione, infatti, attribuisce il referendum ai presunti sforzi di Lasso per cercare di recuperare lo slancio politico perduto in un momento in cui il suo governo è al centro di critiche per il peggioramento dei dati economici e l’aumento dell’insicurezza.
In ogni caso, il presidente ha decretato una «sospensione della giornata lavorativa regolare» lunedì, come richiesto dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), per facilitare lo spoglio dei voti del giorno precedente e l’adattamento delle strutture utilizzate in tale occasione. Le autorità stimano che saranno necessarie più di 4.000 scuole.
Nel settore pubblico, i lavoratori riceveranno «un’ora aggiuntiva durante gli otto giorni lavorativi successivi» per recuperare la giornata lavorativa persa, mentre nel settore privato il sistema sarà stabilito «di comune accordo tra datori di lavoro e lavoratori», secondo il decreto.
Le ore che hanno preceduto il voto sono state funestate dall’uccisione di Omar Menéndez, candidato del Movimento Rivoluzione Cittadina (RC) alla carica di sindaco di Puerto López, come confermato dallo stesso partito politico.
«Il nostro compagno Omar Menéndez, candidato a sindaco di Puerto López, è stato assassinato questo sabato notte, 4 febbraio 2023», ha scritto il partito in un messaggio.
Secondo il media ecuadoriano «El Universo», le informazioni preliminari indicano che Menéndez è stato vittima di un attacco mortale con un’arma da fuoco avvenuto nella zona commerciale della città di Manabí.
VOTO IN SPAGNA Gli ecuadoriani all’estero non possono votare alle elezioni locali, ma possono votare per il referendum e per l’elezione dei membri del Consiglio per la Partecipazione Cittadina e il Controllo Sociale, che promuove la partecipazione sociale al controllo delle questioni di interesse pubblico. Solo in Spagna, più di 179.000 cittadini ecuadoriani hanno il diritto di partecipare, secondo i dati forniti dall’Ambasciata.
I seggi saranno aperti dalle 9.00 alle 19.00 (ora peninsulare spagnola), in una ventina di località. Madrid ha più di un terzo degli ecuadoriani con diritto di voto, con più di 66.000, mentre la città di Barcellona ne ha quasi 35.000 e Murcia più di 21.000.
Per preparare questo processo, sono state prese in considerazione le liste elettorali all’estero al 14 maggio 2022. Chi desidera partecipare deve presentare la carta d’identità o il passaporto ecuadoriano, indispensabile per esercitare il diritto di voto, come ha ricordato l’Ambasciata ecuadoriana in Spagna in un comunicato.
Fonte: (EUROPA PRESS)
