L’Unione europea si aspetta che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky visiti Bruxelles giovedì, in coincidenza con un vertice dei capi di Stato e di governo dell’UE, in quella che sarebbe la sua prima visita in Europa dall’inizio della guerra, poche settimane dopo il primo anno di aggressione russa.
Sebbene non vi sia alcuna conferma ufficiale della visita e l’agenda dei leader dell’UE non sia ancora stata comunicata, diverse fonti europee consultate da Europa Press citano «motivi di sicurezza» per evitare una risposta diretta e spiegano di non poter «confermare né smentire» l’informazione.
In questo modo, i leader dell’UE-27 attendono il presidente ucraino appena una settimana dopo che i vertici di Bruxelles si sono recati a Kiev per una doppia giornata di incontri: prima l’incontro tra una quindicina di commissari e il governo ucraino e poi il vertice UE-Ucraina, che ha riunito Zelenski con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE Josep Borrell.
Alla domanda su una futura visita a Bruxelles, il presidente ucraino ha risposto che un eventuale viaggio è «inevitabile», ma ha spiegato che viaggiare all’estero comporta un «rischio significativo».
Ha ammesso di aver discusso questa opzione con Michel. «Voglio viaggiare, voglio davvero viaggiare, ma ci sono rischi perché la Russia può preparare un’offensiva», ha detto.
Quello a Bruxelles sarebbe il secondo viaggio all’estero di Zelensky dall’inizio dell’invasione russa, quasi un anno fa. Il presidente ucraino ha concesso agli Stati Uniti il gesto di una prima visita, confermata ufficialmente solo poche ore prima per motivi di sicurezza.
La visita del 22 dicembre a Washington è stata circondata da strette misure di sicurezza e ha incluso, oltre a un incontro formale alla Casa Bianca con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un discorso al Congresso durante una sessione speciale che ha riunito i legislatori di entrambe le camere.
Zelenski ha lasciato Washington con esplicite promesse di ulteriore assistenza sottobraccio e da allora le autorità ucraine hanno sempre lasciato in sospeso la possibilità di una seconda uscita, questa volta verso Bruxelles, dopo le successive visite a Kiev di funzionari europei di alto livello.
Fonte: (EUROPA PRESS)