
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha accusato lunedì la comunità internazionale di finanziare i gruppi di opposizione per effettuare un «colpo di Stato» nel Paese.
Lukashenko ha accusato i membri dell’opposizione all’estero di «chiara determinazione a provocare lo Stato bielorusso con atti che potrebbero equivalere ad attacchi terroristici», ha riferito l’agenzia di stampa BelTA.
Il presidente ha anche detto di aver firmato un decreto per la creazione di una commissione che lavori per il ritorno nel Paese di coloro che hanno commesso crimini ma che desiderano «tornare in patria».
Ha confermato di aver ricevuto un rapporto sulla questione dal Procuratore generale Andrei Shved e ha sottolineato che questa è una delle «questioni più importanti» per lui. «Oggi ho firmato un decreto che è stato preparato da un gruppo di specialisti tenendo conto delle richieste dei cittadini che si trovano all’estero e hanno commesso dei reati», ha dichiarato.
Lukashenko ha chiarito che la Procura ha il «potere necessario per coinvolgere l’intero apparato statale per risolvere il problema di questi latitanti» e ha chiesto di essere tenuto informato, prima di suggerire che per alcuni «potrebbe esserci la grazia presidenziale».
Fonte: (EUROPA PRESS)