Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha discusso con i leader dell’Unione Europea la fornitura di equipaggiamenti militari, tra cui jet da combattimento, durante le riunioni del gruppo di paesi di giovedì, ma non ha fatto alcun annuncio concreto.
Gli incontri si sono svolti in formato ridotto e a turno, in modo che tutti i leader europei potessero discutere faccia a faccia del sostegno militare all’Ucraina di fronte all’aggressione russa, in un momento in cui la comunità internazionale riconosce che la guerra sta attraversando un momento chiave in cui la fornitura di armi a Kiev sta diventando più importante.
Zelensky ha informato i partner europei sulla situazione sul campo di battaglia e sulle esigenze di difesa dell’Ucraina, tra cui aerei da combattimento, veicoli corazzati, artiglieria e difesa aerea. Il presidente ucraino ha sottolineato che «la fornitura tempestiva delle attrezzature necessarie nella giusta quantità aiuterebbe a ripristinare una pace giusta il prima possibile e a proteggere gli interessi e i valori dell’Europa», ha dichiarato il suo ufficio in un comunicato.
RICHIESTE CONCRETE Nel caso della Spagna, il Primo Ministro Pedro Sánchez ha condiviso una riunione con Svezia, Polonia, Italia, Romania e Paesi Bassi. Fonti diplomatiche spiegano che il leader ucraino ha messo sul tavolo una lista di richieste agli Stati membri, anche se le richieste specifiche di equipaggiamento militare vengono elaborate attraverso i Ministeri della Difesa.
Altre fonti sottolineano che, sebbene non siano stati presi impegni precisi, l’UE-27 comprende l’urgenza di fornire armi e sta iniziando a mettere insieme una coalizione per strutturare la consegna di aerei, seguendo il piano coordinato dall’Occidente di inviare carri armati a Kiev. Secondo le fonti consultate, la conversazione è stata «dettagliata» e «faccia a faccia», con la richiesta di aiuti militari in base alle possibilità di ogni Stato membro.
Nel caso della Svezia, fonti diplomatiche affermano che l’opzione dell’invio di jet da combattimento non è sul tavolo, mentre la Polonia, il Paese più probabile per l’invio di jet da combattimento, insiste sul fatto che prima è necessario un impegno di gruppo e sottolinea che si stanno già facendo progressi verso questo scenario.
Fonte: (EUROPA PRESS)